Delicta iuris gentium

Raphael Lemkin

Sunday, May 23, 2010

Genocidio culturale

Genocidio culturale è un termine usato per descrivere la distruzione deliberata dell'eredità culturale di una popolazione o di una nazione per ragioni politiche, militari, religiose, ideoligiche, etniche o razziali.
La legge internazionale
Già nel 1933, Raphael Lemkin, propose una componente culturale del genocidio, che egli chiamò
''vandalismo''.
L'articolo 7 di una bozza del 1994 della dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti delle popolazioni indigene usa l'espressione ''genocidio culturale'' ma non definisce che cosa significhi. L'articolo completo è questo:
''Le persone indigene hanno il diritto collettivo e individuale a non essere soggetti a etnocidio e genocidio culturale, inclusa la prevenzione di riparazione per:
a) Ogni azione che ha lo scopo o l'effetto di privarli della loro integrità come persone distinte, o dei loro valori culturali o identità etniche;
b) Ogni azione che ha lo scopo o l'effetto di espropriarli delle loro terre, territori o risorse;
c) Ogni forma di trasferimento della popolazione che ha lo scopo o l'effetto di violare o minare i loro diritti;
d) Ogni forma di assimilazione o inegrazione con altre culture o stili di vita imposti loro con misure legislative, amministrative o altre;
e) Ogni forma di propaganda diretta contro di loro.''
È da notare che questa dichiarazione è apparsa solo in una bozza.
Accanto al suo valore legale, il termine ha acquisito un valore retorico come un'espressione che è usata per protestare contro la distruzione dell'eredità culturale. È anche usato male come tormentone per condannare qualsiasi distruzione la persona disapprovi.
Da Wikipedia

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