NTERROGAZIONE SCRITTA di Bart Staes alla Commissione
L’Azerbaigian fa parte dell’UNESCO dal giugno 1992 e, dal 1999, intrattiene un accordo di partenariato e cooperazione anche con l’UE.
A Julfa, nella provincia di Nakhchivan (area di Yernjak), si trova da secoli un cimitero armeno. Sebbene annessa all’Azerbaigian, da secoli questa provincia è abitata da armeni e ospita le loro tombe.
Nel novembre 1998 le autorità azere iniziarono la distruzione del cimitero e l’UNESCO riuscì a frenare questo atto di vandalismo solo in via temporanea. Nel 2005 il cimitero era stato completamente distrutto. Pietre tombali di valore storico sono state fatte a pezzi manualmente e mediante macchinari, e sono state impiegate come materiali edili. All’inizio del mese di marzo 2006 l’intera area è divenuta territorio militare. La riqualificazione di un ex cimitero con migliaia di resti umani dimostra uno scarso valore morale da parte delle autorità azere.
È la Commissione al corrente dell’accaduto? Intende la Commissione, nel quadro dell’accordo di cooperazione, intervenire e chiedere spiegazioni all’Azerbaigian? È la Commissione disposta a sollecitare le autorità azere affinché recuperino tale patrimonio (per esempio riaprendo l’area al pubblico e creando un sito di commemorazione)? Può la Commissione indicare quali provvedimenti possano essere intrapresi e quali iniziative saranno messe in atto affinché simili episodi non si ripetano in futuro?
A Julfa, nella provincia di Nakhchivan (area di Yernjak), si trova da secoli un cimitero armeno. Sebbene annessa all’Azerbaigian, da secoli questa provincia è abitata da armeni e ospita le loro tombe.
Nel novembre 1998 le autorità azere iniziarono la distruzione del cimitero e l’UNESCO riuscì a frenare questo atto di vandalismo solo in via temporanea. Nel 2005 il cimitero era stato completamente distrutto. Pietre tombali di valore storico sono state fatte a pezzi manualmente e mediante macchinari, e sono state impiegate come materiali edili. All’inizio del mese di marzo 2006 l’intera area è divenuta territorio militare. La riqualificazione di un ex cimitero con migliaia di resti umani dimostra uno scarso valore morale da parte delle autorità azere.
È la Commissione al corrente dell’accaduto? Intende la Commissione, nel quadro dell’accordo di cooperazione, intervenire e chiedere spiegazioni all’Azerbaigian? È la Commissione disposta a sollecitare le autorità azere affinché recuperino tale patrimonio (per esempio riaprendo l’area al pubblico e creando un sito di commemorazione)? Può la Commissione indicare quali provvedimenti possano essere intrapresi e quali iniziative saranno messe in atto affinché simili episodi non si ripetano in futuro?
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