I soldati dell'Azerbaigian e le steli distrutte
Siamo spiacenti che l'articolo «I soldati dell'Azerbaigian stanno distruggendo le steli degli antichi cimiteri» pubblicato il 23 gennaio sia stato scritto senza verificare le origini dell'informazione.
L'opinione dei membri filo-armeno del Congresso degli Stati Uniti, della Baronessa Caroline Cocs e Jon Marks - famosi personaggi promotori degli interessi armeni - sono basate su video che mostrano la demolizione di qualche pietra di misura media da parte di alcune persone sconosciute. Sulle pietre non ci sono croci e non è visibile l'appartenenza di loro ad alcuna nazione. In base a immagini video di questo genere si potrebbe muovere qualsiasi accusa verso qualunque persona.
Ambasciata della Repubblica di Azerbaigian in Italia
Siamo spiacenti che l'articolo «I soldati dell'Azerbaigian stanno distruggendo le steli degli antichi cimiteri» pubblicato il 23 gennaio sia stato scritto senza verificare le origini dell'informazione.
L'opinione dei membri filo-armeno del Congresso degli Stati Uniti, della Baronessa Caroline Cocs e Jon Marks - famosi personaggi promotori degli interessi armeni - sono basate su video che mostrano la demolizione di qualche pietra di misura media da parte di alcune persone sconosciute. Sulle pietre non ci sono croci e non è visibile l'appartenenza di loro ad alcuna nazione. In base a immagini video di questo genere si potrebbe muovere qualsiasi accusa verso qualunque persona.
Ambasciata della Repubblica di Azerbaigian in Italia
La replica della giornalista Flavia Amabile autrice dell'articolo
Comprendo la necessità di difendersi da parte dell'ambasciata dell'Azerbaigian. Mi sembra però poco fondata una smentita basata sul fatto che la denuncia venga da «membri filo-armeni». E da chi, altrimenti? Dai nemici degli armeni dovrebbero essere avanzate denunce a livello internazionale? Figurarsi! Quanto alle accuse di falsificare le foto e le notizie, il mio dovere è riferire alla pubblica opinione italiana dell'esistenza di documenti che sono al vaglio dell' Unesco e del Parlamento Europeo. Sulla loro autenticità lascio che sia l'ambasciata della Repubblica d'Armenia a rispondere, [f.a].
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