Delicta iuris gentium

Raphael Lemkin

Saturday, June 19, 2010

Lettera aperta: Genocidio Culturale

Saturday, January 28, 2006


Noi, rappresentanti della societa’ civile armena, con profondo dolore e disgusto abbiamo appreso che alcune decine di soldati azerbaigiani, armati di martelli, vanghe e ruspe, si sono introdotti nel cimitero armeno di “Vecchia Giuga” nella provincia del Nachigevan in Azerbaigian, e hanno sistematicamente distrutto gli “khatchkar”, monumenti armeni medioevali unici, insieme con le relative lapidi e tombe, che fino ad ora erano stati preservati in quest’angolo dell’Armenia storica. In considerazione del fatto che gli “khatchkar” di Giuga (Giulfa) sono parte non solo della civilta’ armena, ma anche di quella mondiale, sotto la protezione dell’UNESCO, ci appelliamo all’opinione pubblica mondiale affinche’ rivolga la sua attenzione a questo atto vandalico perpetrato contro il comune patrimonio culturale dell’umanita’.
Mentre le organizzazioni internazionali si sforzano di proseguire nell’opera di risoluzione del conflitto tra i due popoli, questo atto vandalico, commesso con l’approvazione delle alte autorita’ di Baku, dimostra ancora una volta in maniera evidente le reali intenzioni del Governo azerbaigiano, vale a dire perpetrare pulizie etniche contro la popolazione armena autoctona del Nachigevan, attraverso il genocidio culturale e la distruzione delle vestigia culturali armene, proprio in questa parte della patria storica degli Armeni. L’Azerbaigian ha ripetutamente commesso atti simili di vandalismo e di armenofobia durante l’intero periodo del regime comunista, per settanta anni gli “khatchkar” armeni sono stati sistematicamente distrutti o rimossi dalle loro sedi originarie. Dopo la conquista dell’indipendenza, l’Azerbaigian ha proseguito con rinnovato vigore nell’opera di cancellazione delle tracce di presenza armena dal suo territorio. Nel 2002, grazie agli sforzi congiunti di Armenia e UNESCO si era riusciti a fermare la distruzione degli “khatchkar” di Giuga (Giulfa). Ma l’Azerbaigian prosegue nella sua politica di genocidio culturale, violando pesantemente i propri impegni presi di fronte all’UNESCO. E particolare sgomento suscita il fatto che, a condanna delle azioni del Governo del proprio Paese, in tutto l’Azerbaigian non si sia levata la voce di nessuna organizzazione sociale, di nessun esponente culturale. Un tale cinismo ed una tale indifferenza dell’opinione pubblica azerbaigiana nei confronti di un monumento medioevale unico nel suo genere, non puo’ che risvegliare in noi repulsione.In tali condizioni di istigazione all’odio per tutto cio’ che abbia origine armena, non si puo’ nemmeno porre la questione della fiducia nei confronti dell’Azerbaigian e del suo popolo. E ogni richiamo alla pacificazione tra i due popoli che voglia far leva sulla diplomazia popolare suona scorretto e cinico.
Con la presente lettera ci rivolgiamo alle organizzazioni internazionali, ai rappresentanti culturali, alle persone di ogni nazionalita’ perche’ condannino pubblicamente tale atto barbarico perpetrato dalle autorita’ dell’Azerbaigian contro il cimitero armeno di Giuga (Giulfa) nel Nachigevan. Chiediamo all’UNESCO e alle altre organizzazioni internazionali di collaborare al trasferimento dei resti degli “khatchkar” sul territorio armeno, dove finalmente potranno essere difesi da tali aggressioni barbariche.E ci rivolgiamo finanche alla parte piu’ ragionevole del popolo azerbaigiano affinche’ si riscuota e rivolga la propria attenzione a questi eventi, affinche’ li condanni ed esorti il proprio Governo ad interrompere immediatamente questa barbarie.


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