Delicta iuris gentium

Raphael Lemkin

Friday, June 18, 2010

Parlamento Europeo: Discussione sul patrimonio culturale in Azerbaigian

Giovedì 16 febbraio 2006 - Strasburgo
Ioannis Kasoulides

Signor Presidente, per gli armeni – vittime del genocidio e dell’espulsione massiccia dalle terre natie – testimoniare la distruzione del proprio patrimonio culturale è forse l’ultimo capitolo del loro totale sradicamento. “Non sta accadendo nulla”, dicono le autorità azerbaigiane. Io so che non c’è fumo senza incendio. Questo diniego assoluto mi ricorda la negazione totale del fatto che il genocidio sia mai avvenuto, asserendo che si tratta di una finzione della fantasia armena.
In uno scambio di messaggi di posta elettronica, il consulente per gli affari politici dell’ambasciata azerbaigiana mi ha scritto, e cito, “non possiamo escludere che alcuni contadini poveri di livello culturale pari alla loro condizione possano segretamente utilizzare le pietre sottratte al cimitero per realizzare costruzioni o altre opere correlate”.
Non so per certo chi siano gli autori di tali atti, ma non ho dubbi quanto al fatto che la responsabilità di tutelare l’integrità di tali monumenti sia azerbaigiana al 100 per cento.

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