Delicta iuris gentium

Raphael Lemkin

Thursday, June 10, 2010

Orrore! Dopo i Buddha di Bamian il Cimitero di Jugha.



Dopo i Budda di Bamian, distrutti dai talebani nel 2001, ora un altro monumento di valore indicibile, il Cimitero Armeno di Jugha, che oggi si trova in Azerbajian, e' stato fatto sparire dalla faccia della terra.L'Institute for war and peace reporting che ha visitato l'antica localita' armena ha dovuto ammettere che non vi e' piu' traccia del famoso cimitero cristiano.Le pietre tombali del cimitero, vero e proprio capolavoro d'arte medievale, erano tutte egregiamente scolpite ed erette una accanto all'altra tanto da dare l'impressione, visto dall'alto, di reggimenti schierati e coperti. Le croci scolpite nella pietra erano cosi' numerose da ricoprire due colline adiacenti. Di queste pietre tombali, che gli Armeni chiamano “khachkars”, ve ne erano circa 2000 negli anni '80.Lo storico Argam Aivazian, il piu' grande esperto di monumenti armeni del Nakhichevan, riferisce che Jugha era l'unico monumento d'arte medievale e il piu' grande cimitero armeno in esistenza.Gli Armeni accusano gli Azeri di un atto deliberatamente vandalico.

Il Parlamento Europeo, l 'Unesco e la Camera dei Lords inglese vogliono far luce su questo accaduto. Una delegazione del Parlamento Europeo che si trova in visita nel sud del Caucaso non ha potuto ancora avere accesso all'area del cimitero.Se gli osservatori internazionali confermeranno che il cimitero e' stato distrutto si teme che le tensioni tra Armenia ed Azerbajian diverranno impossibili da controllare.Mentre dal lato azero continuano le patetiche smentite, col Presidente Aliev che con tono minaccioso dichiara che quelle armene sono "bugie e provocazioni", dall'altro comincia a trasparire qualche notizia che conferma la veridicita' dei fatti.Se verra' confermata la distruzione di un'opera d'arte cosi' importante, i due Paesi, che fino a qualche tempo fa si combattevano nel Nagorny Karabkah, non ci penseranno due volte prima di riprendere una guerra che e' finita solo all'apparenza.

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